Apprendo dai media, e con non poco stupore, del passaggio dell’amico Mimmo Bianco da AP alla lista civica francavillese “Insieme”, senza conoscere, di fatto, e rispetto al suo partito di appartenenza, AP, le reali motivazioni che lo hanno indotto a questa improvvisa e inaspettata scelta.
Non spetta al sottoscritto, pur non condividendola, valutare o commentare una scelta individuale, considerando l’amico Mimmo Bianco persona per bene e di alta moralità.
Da uomo di Partito mi sarei aspettato, questo si, conoscere tale decisione de visu, o tramite comunicazione agli organi provinciali e regionali, e non tramite una semplice comunicazione giornalistica, rivelando decisioni o accordi carbonari ( sic segreti) evidentemente già maturati in separata sede.
Così come non posso esimermi, come umile “neofita” della politica, nonché da vice segretario provinciale di AP, da una valutazione prettamente partitica, perché quando si fa’ parte di un partito politico, di un gruppo dirigente, ogni decisione è, e deve essere, frutto di una valutazione e sintesi collegiale.
Una regola democratica non scritta e spesso dimenticata della politica, ma eticamente insita nella stessa: quella regola che tempo fa’ tutta la classe dirigente di AP, in primis quella della città capoluogo, e con non poche perplessità, ha pienamente rispettato e applicato indicando l’amico Mimmo Bianco per la nomina a Presidente dell’ASI; una scelta che, personalmente, non esiterei a rifare, credendo fortemente nelle sue capacità imprenditoriali e manageriali.
Ma proprio perché rispettoso delle regole democratiche, del senso etico della politica, del comune senso di correttezza e coerenza, ritengo che l’amico Mimmo Bianco debba necessariamente rimettere il proprio mandato da Presidente dell’ASI, dimettersi “tecnicamente” parlando, rispettando non solo i principi fondamentali della politica, ma soprattutto proprio quella classe dirigente che lo ha voluto alla presidenza di un ente strategico e fondamentale per il territorio brindisino.
Magari, il mio personale augurio, facendosi rinominare sotto la sua nuova e periferica nomenclatura politica….Questo sarebbe non solo un atto di coerenza, ma un esempio di virtù politica, di onestà intellettuale e di alta moralità: caratteristiche e valori sicuramente propri dell’amico Mimmo Bianco, che ben saprà evitare inutili e strumentali contenziosi personali e politici. Anche perché, per mie reminiscenze liceali, come diceva Epicuro: “Se in ogni circostanza non riferirai ogni tua azione al fine naturale, ma compirai scelte e rifiuti con secondi fini, le tue parole e le tue azioni non saranno tra loro coerenti.”
Avv. Cosimo De Michele
Vice coordinatore provinciale AP
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