Un grave infortunio si è verificato nello stabilimento Jindal Films Europe di Brindisi.
Dalle informazioni raccolte tra i lavoratori, nei giorni scorsi, un loro collega con una consolidata esperienza lavorativa nel sito industriale del settore della gomma plastica, dedito alla produzione di films in polipropilene, ha subito gravi traumi ad una mano rimasta incastrata tra i rulli di un macchinario in funzione.
A seguito dell’infortunio, il malcapitato è stato ricoverato nei presidi ospedalieri, prima di Brindisi e poi di Bari, dove è stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per scongiurare l’amputazione dell’arto.
Con il pronto intervento da parte degli ispettori del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti e del Lavoro (Spesal) del dipartimento di prevenzione della Asl di Brindisi, è scattato il sequestro della macchina, per le necessarie verifiche.
Cosi Antonio Frattini (Segretario Generale FILCTEM CGIL Brindisi): “Confidiamo nell’intervento degli organi ispettivi per fare chiarezza su quanto avvenuto e accertare la dinamica di questo ennesimo grave incidente nel mondo del lavoro in provincia di Brindisi.
Il costante aumento degli infortuni che sta colpendo pesantemente il mondo del lavoro in Italia deve far riflettere sulle cause di questi eventi, accrescere sempre più l’attenzione per lavorare sulla prevenzione e non abbassare mai la guardia.
La Segreteria Territoriale della FILCTEM CGIL ha chiesto un incontro con la Direzione aziendale per un esame su quanto accaduto.
Al Lavoratore e alla sua famiglia esprimiamo la nostra solidarietà in questo difficile e inaspettato momento”.
Per Ercole Saponaro, consigliere comunale Lega e Segretario Generale Confintesa Brindisi: “il gravissimo infortunio avvenuto in Jindal, deve far riflettere e molto sulle condizioni di lavoro che vivono i lavoratori nello Stabilimento di proprietà Indiana.
Al lavoratore, all’amico, un grande abbraccio il nostro unico interesse che stia bene e possa dimenticare quei drammatici momenti dove solo l’intervento del collega, un altro operatore esperto, gli ha salvato la vita, evitando una tragedia.
Episodi non nuovi in questa realtà, il Sequestro della Linea di Produzione da parte dell’ Autorità Giudiziaria deve fare chiarezza, non solo sull’accaduto ma su tutte le condizioni di lavoro di ogni singola linea di Produzione.
Il silenzio dei Sindacati, della RSU\RLS, sui tanti problemi che si vivono in Jindal, su cicli produttivi complessi, con rulli che girano ad altissime velocità, con personale giovanissimo, con pochissima esperienza che opera da subito in Produzione.
La linea di Laccatura 612 posta sottosequestro può essere condotta da solo due operatori? Una Linea di Produzione Grande che prende un intero capannone e che si estende su più piani, chi ha condiviso una Organizzazione del Lavoro cosi pericolosa.
L’ Autorità giudiziaria che è intervenuta, deve prevenire, non può farlo sempre dopo, deve intervenire con controlli puntuali per verificare se le procedure di Sicurezza garantiscono l’incolumità dei lavoratori, uno degli Ispettori Asl intervenuto conosce bene questa realtà e ricorderà sicuramente il 5 Agosto del 2000, cosa si è vissuto in quello Stabilimento.
Sconcertati per la mancanza totale del Sindacato, preoccupati per la Tutela della Salute, per la Sicurezza, per il Lavoratore coinvolto a cui va tutta la nostra Solidarietà”.
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