Massimo Bray, Assessore alla Cultura ed al Turismo della Regione Puglia, ha lasciato l’incarico.
Lo ha reso noto anche attraverso il seguente messaggio pubblico:
“Care amiche e cari amici, dopo aver ripetutamente pensato alla situazione in cui mi trovo, alle difficoltà personali che affronto da alcuni mesi, alle indicazioni ricevute dai medici, credo corretto far emergere quel senso di profondo rispetto verso le Istituzioni e la consapevolezza di quante energie ci vogliano per portare avanti un incarico così delicato come quello che mi è stato affidato con generosità dal Presidente Emiliano.
Sono così pervenuto al convincimento di non essere, in questa fase della vita, nelle condizioni di adempiere alle funzioni che mi sono state assegnate di responsabile della Cultura e del Turismo della Regione Puglia.
Credo sia la prima volta che faccio una scelta pensando alla mia persona, ma credo di doverla fare soprattutto per le persone che mi stanno accanto e che vorrei poter “vedere” a lungo.
Voglio cogliere questa occasione per ringraziare tutte le donne e gli uomini che ho avuto la fortuna di incontrare e che con pazienza e amicizia mi hanno fatto capire quanto, nei differenti ruoli ricoperti – nel mondo pubblico come in quello privato – sia importante lavorare per le Istituzioni e per tutelare i beni comuni.
Tra le molte iniziative che il gruppo di lavoro che ho avuto l’onore di coordinare ha portato avanti, sono contento che in questi mesi si siano definiti alcuni progetti di lunga durata a cui tenevo molto: la Biennale del Mediterraneo, la legge sulla tutela del patrimonio culturale immateriale, la delibera che consentirà di realizzare alcuni progetti archeologici di straordinario valore.
Ho vissuto, soffrendo in prima persona, i terribili impatti della pandemia da Covid 19 sulla vita delle persone. Ho visto e ascoltato le enormi difficoltà vissute dal mondo della Cultura e del Turismo. Ho apprezzato gli sforzi di tutti per cercare di superare una crisi durissima e poter ripartire. Con il sostegno delle istituzioni pubbliche e di coloro che lavorano nelle strutture degli assessorati, si sono raggiunti molti risultati positivi.
Il numero impressionante di manifestazioni culturali messe in piedi nella lunga estate pugliese e la qualità di ognuna di esse, sono il segno della vitalità, della creatività, della passione di chi lavora in questo straordinario mondo. Credo anche che sia stata una bella scelta quella di legare lo sforzo di ripartenza della nostra regione ad una campagna pubblicitaria il cui slogan “Puglia una storia d’amore” voleva indicare la cura, l’attenzione, gli sforzi di tutela del nostro patrimonio, delle nostre tradizioni. Anche la nuova campagna dedicata al turismo, la cui definizione si è conclusa in questi giorni, sottolineerà come cultura e turismo possano rappresentare uno straordinario modello di sviluppo sostenibile.
So bene che molte sono le sfide su cui occorrerà misurarsi, prima fra tutte proprio l’attenzione al tema della tutela dei valori e delle identità culturali. Il mondo da cui veniamo ha rischiato di omologare e cancellare il significato delle tradizioni e delle storie legate alle nostre comunità, ai territori, in favore di un modello culturale “unico”, legato ad uno sviluppo economico che tende ad affermare concezioni semplificate, ad omologare e cancellare le differenze, le storie, la memoria. Abbiamo invece bisogno di lavorare su un modello che affermi “l’eccezione culturale”, che tuteli le tradizioni e ripensi il valore delle identità collettive come insieme di contenuti culturali.
La scelta della qualità e non della quantità per misurare il valore di un luogo o di una manifestazione culturale deve essere il nostro punto di riferimento.
La ricerca e la formazione, come ho ripetuto moltissime volte il questi mesi, dovranno essere al centro delle politiche da mettere in atto.
Proprio per queste motivazioni ritengo importante la scelta del Presidente Emiliano di assumere direttamente, in questa fase, le responsabilità dell’assessorato.
Spero ci saranno altre occasioni – se pur in forme differenti – per dare un contributo alla mia regione.
Non voglio dilungarmi: la commozione e il dolore sono fortissimi, come l’amore e il rispetto che ho sempre avuto per la nostra cultura e per le nostre storie. In questo breve ma intenso periodo, mi è capitato più volte di citare Aldo Moro, forse perché avevo bisogno di punti di riferimento certi. Scrivendo queste parole ho ripensato a questa sua riflessione: “la verità illumina e dà coraggio”. E in questo particolare momento sono parole di grande conforto”.
Numerose le reazioni dal mondo politico:
Il presidente Michele Emiliano che terrà per sé in questa fase la delega alla Cultura.
“Vorrei esprimere pubblicamente il senso di gratitudine nei confronti di Massimo Bray – dichiara Emiliano – Lo ringrazio per aver sempre svolto la sua attività di assessore senza mai risparmiare energie e dedizione. Lo ringrazio perché, nel lasciare la delega, sta trasmettendo a tutti noi il desiderio di continuare ad esserci vicino. E noi abbiamo bisogno di continuare a confrontarci con lui, per il bene della Puglia. Le sue qualità professionali e umane ci hanno consentito di raggiungere obiettivi importanti, nonostante i tempi difficili della pandemia. I sentimenti che lui esprime nella sua lettera sono gli stessi che provo io in questo momento”.
Bruno: “A Massimo Bray solo un grazie e l’augurio di tornare presto. La Puglia ha bisogno di lui”
Nota del Consigliere regionale del PD, Maurizio Bruno.
“A Massimo Bray vorrei dire solo grazie. La sua scelta di lasciare la carica di assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia per motivi di salute non va discussa, ma solo accettata. Anche se, lo confesso, davvero con dolore.
Perché Massimo Bray non è solo una delle persone più preparate, disponibili, generose, umane e brillanti che io abbia mai conosciuto, ma è un cultore della cultura come pochi ne esistono in Italia. Una mente al servizio del nostro Stato, del nostro patrimonio e del nostro Paese che tanto ha dato e spero potrà ancora dare.
E per la Puglia resta e resterà un punto fermo su cui spero potremo sempre fare affidamento. A lui va il mio più sincero ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto fino a oggi e l’augurio di superare il prima possibile quelle difficoltà personali che oggi costringono la nostra Regione a privarsi di una simile, luminosa personalità. In bocca al lupo assessore e grazie ancora”
Di Bari: “Il suo contributo continuerà a essere prezioso per progetti per valorizzare la nostra Puglia, ora necessario proseguire il lavoro”
Nota della capogruppo del M5S e consigliera delegata al turismo Grazia Di Bari sulle dimissioni dell’assessore Bray.
“Voglio ringraziare l’assessore Massimo Bray per il suo lavoro e per essere sempre stato aperto al dialogo con le forze di maggioranza e opposizione. Lo scorso anno grazie alla sua sensibilità è stata inserita nel bilancio di previsione la nostra proposta per lo stanziamento di 300mila euro per gli interventi per la valorizzazione del patrimonio Unesco in Puglia. I siti Unesco pugliesi di Castel del Monte, dei Trulli di Alberobello, del Santuario di San Michele Arcangelo e della Foresta Umbra costituiscono un patrimonio straordinario per lo sviluppo delle politiche turistiche della Puglia, in grado sia di arricchire l’offerta che di promuovere la destagionalizzazione. Da delegata al turismo in questi mesi di lavoro più a stretto contatto l’ho conosciuto meglio e avevamo cominciato a pensare insieme ad alcuni progetti per continuare a far crescere la Puglia. Comprendo i motivi che lo hanno costretto al passo indietro e gli auguro il meglio. Sappiamo che continuerà a dare il suo contributo, sempre prezioso, per valorizzare il patrimonio della nostra Regione.
Come Movimento 5 Stelle metteremo ancora più energie e impulso nelle proposte legate al mondo della cultura e del turismo, perché riteniamo che ci sia ancora tanto da fare in questo settore, a cominciare da quelle politiche e da quei progetti che incrociano futuro, consistenza e sostenibilità con i contenuti del PNRR. A cominciare dai progetti di digitalizzazione, dal ‘turismo delle radici’ e da percorsi di sinergia che mettano a sistema quei poli che ora agiscono singolarmente. La Puglia deve essere sempre trainante su cultura e turismo e grazie anche al nostro contributo lo sarà”.
Gruppo Forza Italia: “Risorsa culturale e persona perbene. Gli auguriamo di superare presto le difficoltà personali”
Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta.
“Ringraziamo l’assessore Bray per il contributo che ha dato durante il suo incarico di guida dei settori della Cultura e del Turismo: la Puglia perde nella Giunta regionale una risorsa culturale di altissimo profilo, un gentiluomo della politica ed una persona perbene. Dai banchi dell’opposizione, abbiamo sempre apprezzato il suo garbo, la sua mitezza e la capacità di dialogo che conserva anche oggi, annunciando le sue dimissioni. Ci auguriamo che possa ugualmente continuare, sia pure senza il ruolo di assessore, ad offrire il suo punto di vista di qualità e auguriamo a lui di superare le difficoltà personali che lo hanno spinto a fare un passo indietro”.
Pagliaro: “Lascito importante. Con lui visione condivisa di cultura e turismo per dare valore a identità e territori”
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de ‘La Puglia Domani’.
“Con le dimissioni di Massimo Bray da assessore alla Cultura e al Turismo, la nostra regione perde un riferimento competente e autorevole per la promozione del suo straordinario patrimonio di bellezza, declinato nelle peculiarità delle sue diverse identità territoriali. Proprio identità e territori sono stati i due binari dell’azione di Massimo Bray che hanno coinciso in maniera perfetta con la mia visione di cultura e turismo. Con sensibilità e competenza fuori dal comune, ha voluto e saputo allargare la visione e gli orizzonti di sviluppo di due settori strategici per l’economia della nostra terra.
In questo primo anno di legislatura, soprattutto in Commissione Cultura, Massimo Bray è stato il nostro interlocutore privilegiato, sempre disponibile e attento nell’ascolto, propositivo e capace di trasformare le idee in azione, muovendosi nei sentieri della burocrazia che ben conosce e governa, anche grazie alle sue esperienze amministrative pregresse di altissimo profilo.
Con Massimo Bray ho condiviso fin dal principio l’idea che la Regione, a prescindere dalle specifiche competenze di ogni ente e istituzione, debba farsi cabina di regia di percorsi culturali e turistici di recupero e valorizzazione del nostro patrimonio spesso dimenticato e in abbandono, dal molo di Adriano a Lecce alla cittadella di Oria, dalle mura di Acaya alle torri medievali garganiche, dalla mozione per l’iscrizione del superbo barocco leccese nel patrimonio mondiale UNESCO alla proposta di valorizzare al meglio la statuetta di Zeus saettante trasferendola dal MarTa al museo archeologico di Ugento, dove fu rinvenuta sessant’anni fa. E poi l’obiettivo più alto: la mia proposta di legge per l’istituzione della Fondazione Tito Schipa, per rendere omaggio alla memoria dell’immenso tenore che ha portato il bel canto nel mondo e ha lasciato un’eredità spirituale e materiale di cui Lecce può andar fiera e che ha il dovere di eternare. Un progetto a cui se ne affiancano altri, come la creazione di percorsi di promozione del turismo esperienziale e di trasformazione.
Il confronto con Massimo Bray è sempre stato costruttivo e proficuo. Per questo voglio dirgli grazie, per il garbo e l’educazione con cui si è sempre approcciato e per la collaborazione preziosa che ha sempre offerto. Rispetto la sua decisione, di certo ponderata, e spero di poter tornare ad incrociare le nostre strade che portano ad un traguardo comune: dare valore al giacimento culturale, storico e immateriale che merita di essere messo a frutto per la crescita di una regione meravigliosa dalle potenzialità ancora non espresse a pieno”.
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