Continuano le operazioni di salvataggio delle 478 persone imbarcate sul “Norman Atlantic”, il traghetto in viaggio tra Patrasso ed Ancona andato in fiamme intorno alle 4.30 a poche miglia nautiche al largo dell’isola di Corfù.
Le operazioni di soccorso sono state avviate subito dopo l’incendio nonostante le pessime condizioni del tempo e del mare. Gli oltre 50 nodi di vento e il mare a forza 7-8 con onde alte fino a sei metri hanno portato il traghetto in fiamme ed in blackout a andare alla deriva verso le coste dell’Albania.
La Puglia – e Brindisi in particolare – hanno un ruolo di primo ordine nell’emergenza; da qui sono partite motovedette della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, diversi elicotteri della Marina e dell’Aeronautica, i rimorchiatori Tenax, Marietta Barretta e Asmara della società F.lli Barretta. Alle ore 14.00 è salpata anche l’Unità Anfibia della Marina Militare “San Giorgio” che, una volta arrivata a destinazione, sarà in prima fila nel soccorso e nel ristoro dei naufraghi.
Presso la Prefettura di Brindisi è stata istituita una unità di crisi.
Poco prima delle 17.30, dopo molti tentativi resi vani dalle condizioni del mare, il rimorchiatore Marietta Barretta, partito dal porto di Brindisi, è riuscito ad agganciare il Norman Atlantic.
La cima è stata passata dal rimorchiatore alla nave con il supporto di un elicottero dell’aeronautica militare. L’operazione consentirà di porre fine alla deriva del traghetto in fiamme. Il Norman Atlantis sarà posto con la prua al vento, in modo da fare andare il fumo verso poppa e facilitare le operazioni di trasbordo dei naufraghi sui mezzi di soccorso.
Infatti, l’unica operazione possibile per trarre in salvo passeggeri ed equipaggio è quella di prelevare donne, uomini e bambini tramite elicotteri e trasbordarli a bordo di alcune navi che stazionano nella zona.
Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa le operazioni proseguiranno fino a notte inoltrata anche perché i naufraghi vengono prelevati a gruppi di otto.
Intanto, oltre alla conta delle persone tratte in salvo (allo stato sono 161), si comincia a fare anche il bilancio più negativo dell’incidente: dopo annunci e smentite, è purtroppo arrivata la conferma della morte di una persona e di diversi feriti, tra i quali alcuni militari rimasti feriti durante le operazioni di soccorso.
Intorno alle 16.30 il capitano Riccardo Rizzotto, portavoce della Marina militare, ha reso noto che un ferito e due minori sono stati tratti in salvo da un areo AB 212 e condotti all’ospedale Perrino di Brindisi.
Al termine delle operazioni la nave sarà scortata dai rimorchiatori e condotta – con molta probabilità – in un porto albanese anche se si continua a valutare l’ipotesi che la Norman Atlantic possa essere trasportata in un porto italiano.
Intanto montano le polemiche sullo stato della “Norman Atlantic”.
Secondo fonti greche, dieci giorni fa il traghetto battente bandiera italiana era stato sottoposto ad una ispezione nel porto di Patrasso che aveva permesso di riscontrato alcune deficienze in materia di misure di sicurezza e soccorso. Gli ispettori avevano dato due mesi di tempo all’armatore per soddisfare i requisiti richiesti.
In particolare, l’ispezione avrebbe accertato disfunzioni inerenti il piano di coordinamento SAR (search & rescue), il piano di evacuazione della nave, l’illuminazione d’emergenza e i dispositivi di chiusura delle porte stagne, le cosiddette tagliafuoco.
La nave Norman Atlantic, battente bandiera italiana, trasporta 411 passeggeri, 55 membri d’equipaggio e 222 veicoli.
L’incendio è scoppiato nel garage della nave ed i passeggeri sono stati fatti spostare sul ponte della nave per essere evacuati una volta giunti i soccorsi.
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