E’ salito a otto il bilancio delle vittime del “Norman Atlantic”, il traghetto in viaggio tra Patrasso ed Ancona andato in fiamme intorno alle 4.30 di ieri a poche miglia nautiche al largo dell’isola di Corfù.
La nave Norman Atlantic, battente bandiera italiana, trasportava 478 passeggeri di cui 44 italiani, 268 greci, 54 turchi, 22 albanesi, 18 tedeschi, dieci svizzeri, 9 francesi e alcuni russi, austriaci, britannici e olandesi.
Il bilancio, però, rischia di non essere definitivo. Le autorità parlano di 427 persone salvate, pertanto – secondo brevi calcoli – mancherebbero all’appello 38 di persone rispetto al numero dei passeggeri iscritti nella lista di imbarco della nave.
Da tenere in considerazione, però, che tra le persone soccorse e salvate dalla Marina Militare vi sono anche dei clandestini, ossia persone non iscritte nei registri di bordo; pertanto, il numero dei dispersi potrebbe essere superiore alle 40 unità.
L’emergenza sulla “Norman Atlantic” è terminata alla ore 14.50 quando il Comandante Argilio Giacomazzi ha lasciato l’imbarcazione.
Poco prima gli elicotteri della Marina Militare avevano terminato il trasbordo dei passeggeri dalla nave in deriva alle altre imbarcazioni fatte giungere nella zona del sinistro.
Contrariamente a quanto lasciato intendere nelle scorse ore, quando appariva certo che la Norman Atlantic dovesse essere trainata nel porto di Brindisi, è stato reso noto che l’imbarcazione è stata affidata all’armatore che ha scelto di dirigerla verso un porto del nord adriatico.
In queste ore la San Giusto continua a stazionare nei pressi della Norman Atlantic.
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